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Le “Terre” del Magazine: viaggio nel Golfo dei Poeti

 
Viaggio nel Golfo dei Poeti passeggiata Morin La Spezia
gino

6 Mag, 2022

Le “Terre” del Magazine: viaggio nel Golfo dei Poeti​

Navigando le rotte di Levante, la verde fine delle Terre di Lunigiana e Val di Magra, si sublima nell’azzurro inizio di una dolce insenatura naturale che, a guisa di amante, si concede ai suoi due più accaniti spasimanti: il Monte ed il Mare.

Avara di spazio e di terra, antica, seppure dall’aria così giovane, questa parte di Costa Ligure è di fatto uno degli angoli più incantevoli e pittoreschi tra le Terre che vi propone la nostra rivista. Qui esistono, paradossalmente, aspetti geografici unici nel loro genere, che hanno contribuito a scrivere la Storia di questo territorio e, numerosi, sono i suoi luoghi suggestivi che, nella loro naturale perfezione, hanno ispirato grandi personaggi del passato, da Poeti a Diplomatici, da Comandanti a grandi Strateghi.

Come perla in una conchiglia, protetto dal suo piccolo arcipelago, dalla sua morfologia rocciosa e boschiva, dalle sue fortezze a picco sul mare che ne delimitano i confini, questo lembo di terra si lascia scoprire poco alla volta da chi vuole apprezzarlo in tutta la sua interezza, e non sorprende che “cantori di emozioni” del calibro di Petrarca, Shelley, Byron abbiano sovente decantato i suoi paesaggi. Come per una sorta di estrema gratitudine, è da loro, da questi maestri di versi e di prosa, che il Golfo ha preso il suo nome e, da Levante verso Ponente troviamo nell’ordine tutti i suoi caratteristici Borghi di mare: Tellaro, Fiascherino, Lerici, Venere Azzurra, San Terenzo, Muggiano, Fossamastra, La Spezia, Marola, Cadimare (dove è situata una delle più antiche caserme dell’Aeronautica Italiana, ripresa anche nelle principali opere futuristiche, e l’unico distaccamento della sede Onfa sul territorio), Fezzano, Le Grazie e Portovenere con le antistanti isole della Palmaria, del Tino e del Tinetto.

Viaggio nel Golfo dei Poeti vista della Spezia

Viaggio nel Golfo dei Poeti: la storia del Golfo

Tutti luoghi piacevoli e a dimensione umana, e che, nonostante la rapida urbanizzazione, mantengono il ricordo, e soprattutto l’impronta, di un passato glorioso e ricco di tradizioni.

Sappiamo con certezza che il Golfo fu abitato già in epoca grecoromana, come dimostrano i resti di alcune ville nelle località del Muggiano e del Varignano (a ridosso dell’incantevole baia delle Grazie) ed è interessante poi notare come la sua forma frastagliata abbia dato il nome al suo capoluogo (dal greco Aspra Spithia e Spetzia).

Questi luoghi conobbero nel Medioevo, il dominio dei Vescovi di Luni, in costante lotta con le Signorie locali discendenti dagli Obertenghi e dai Da Passano, e videro il fiorire di un importante movimento monastico sulle isole del Tino e del Tinetto e, al tempo delle Repubbliche Marinare, furono oggetto di contese tra la Repubblica di Pisa e quella di Genova e quella di Genova che, a turno, ne fortificarono e abbellirono i siti: restano a testimoniarlo maestosi giganti di pietra come il Castello di Lerici e la Chiesa di San Pietro a Portovenere. Poi, dal XIII secolo, l’influenza di Genova prese ad imporsi dovunque, dapprima con il tentativo di Niccolò Fieschi che eresse a La Spezia il centro del suo nascente stato feudale cingendola di mura e costruendovi il Castello di San Giorgio, e quindi con l’avvento dei Doria che ne sancirono la definitiva appartenenza alla Repubblica di Genova.

Il Golfo divenne un importante punto strategico nell’estremo Levante ligure e, alcuni secoli più tardi, entrò a far parte della Repubblica Democratica Ligure, quindi con la nascita dell’Impero Napoleonico fu sede di Distretto, vivendo una grande sviluppo economico, sociale e demografico.

Infine nel XIX secolo e, sotto il regno Sabaudo, il Golfo cambiò il suo destino territoriale: quando la Città della Spezia si legò indissolubilmente alla costruzione dell’Arsenale Militare, antica idea francese, sotto la guida del Maggiore Domenico Chiodo. Il progetto prese vita nel 1862 e venne terminato nel 1869 e, tutt’oggi la Città della Spezia, ospita uno dei principali arsenali della Marina Militare Italiana ivi incluso un suggestivo Museo Tecnico Navale.

Viaggio nel Golfo dei Poeti vista dei Lerici e del golfo

Viaggio nel Golfo dei Poeti: l’attuale sviluppo turistico 

Il Golfo dei Poeti dei nostri giorni è un territorio che ha sicuramente spazio per nuovi sviluppi e continui progressi nei settori commerciale, turistico, culturale e gastronomico, che sta attualmente incentivando, investendo in essi le proprie risorse.

Il suo turismo balneare, prevalente nel periodo estivo, si è già guadagnato le Bandiere Blu per le acque di Lerici e per quelle della Palmaria, e da non dimenticare sono gli itinerari sentieristici (come quelli del Maggiano o sopra La Lizza), palestre di roccia base del turismo ambientale, che vantano una rete escursionistica unica in Europa.

Di estrema importanza è il sistema ricettivo, costituito oltre che dai numerosi alberghi ed hotels da una miriade di Bed&Breakfast, case vacanze e raffinati ristoranti diventati in breve punto di riferimento delle rinomate guide gastronomiche, dagli indispensabili porticcioli turistici, utili punti panoramici e basi del diporto, dai traghetti con rotte e partenze continue dirette alle Cinque Terre, alle Isole e, stagionali, verso la Riviera del Levante ligure, il Golfo del Tigullio, la Costa Toscana della Riviera Apuana e della Versilia. 

Viaggio nel Golfo dei Poeti vista di Portovenere

Viaggio nel Golfo dei Poeti: La Spezia, Lerici e la suggestiva Portovenere 

Se La Spezia è il centro principale del Golfo dei Poeti, il suo cuore, Lerici e Portovenere sono i suoi due custodi.

Il primo favorito dalla bellezza semplice del territorio, un balsamo per gli occhi, e dalla presenza di un litorale sabbioso accessibile a tutti, con molti luoghi di interesse storico culturale, il secondo dalla sua unica suggestività, oltre che dalla sua storia. Per esigenze di spazio non riusciamo a dare l’importanza che meritano a tutti i Borghi di Mare che costituiscono l’insieme del Golfo dei Poeti e la nostra scelta ricade necessariamente su quello a nostro avviso più rappresentativo: Portovenere.

Il suo nome deriva da un tempio dedicato alla Dea Venere, sito esattamente nel luogo in cui oggi sorge la Chiesa di San Pietro. Il nome era probabilmente legato al fatto che, secondo la tradizione, la Dea era nata dalla spuma del mare, abbondante sotto quel faraglione e, ci piace crederlo, perché Portovenere è una località bellissima e romantica, un rifugio per cuori ed emozioni.

Prendendoci una piccola licenza poetica, possiamo affermare che il suo porticciolo è degno di essere “passeggiato” solo da chi ha la sensibilità necessaria per farsi rapire il cuore senza paura: tanta è la bellezza del suo mare indomabile, delle case variopinte a ridosso di questo, delle barche e dei gozzi liguri che danzano sulla muta melodia dei flutti, tante sono le emozioni così concentrate che invogliano a restare lì per la vita.

Più imponente e maestoso delle onde del mare, è invece il Castello Doria, antica fortificazione situata su un’altura rocciosa che domina il borgo intero. Ma, ancora, vale la pena di vedere le grotte sul mare, posti magici che ancora narrano la storia del luogo con la voce dei secoli, la baia delle Grazie, a poca distanza, un piccolo porto, riparato dalle intemperie del mare, dove la popolazione è sempre stata autoctona e dedita da secoli all’arte della costruzione delle imbarcazioni e della pesca, orgogliosa, tra le altre cose, di un promontorio eccezionalmente suggestivo, sul quale sorge il bastione del Varignano (ora sede del reparto speciale degli incursori della Marina Militare Italiana), di assaporare una tipica cucina locale a base di pesce, di crostacei (famose le coltivazioni di mitili) e di ricette della tradizione ligure.

Ultima, ma non meno importante, la Villa residenziale di Epoca Romana, costruita alle pendici del colle Muzzerone ed aperta sul mare in un paesaggio di assoluta bellezza.

Viaggio nel Golfo dei Poeti Palio del Golfo

Viaggio nel Golfo dei Poeti: la tradizione del Palio del Golfo 

 Ad accomunare tutto questo grandioso contesto popolare ricco di tradizioni, e per ricordarci ogni anno i tempi, belli o brutti che siano stati, che il nostro Golfo ha dovuto passare, la prima domenica di agosto si celebra il Palio del Golfo, a cui partecipano le imbarcazioni delle tredici Borgate marinare che si affacciano sul mare.
 
La manifestazione è preceduta da una sfilata folkloristica lungo le vie della Spezia, con carri allegorici e bande musicali, e dalla pesa delle imbarcazioni remiere; e il giorno dopo, mentre tutta la passeggiata Morin trattiene il fiato, improvvisamente inizia la gara, con un’esplosione di entusiasmo. Dieci minuti di fuoco in cui bisogna percorrere due chilometri in tre giri di boa e, in premio, la consapevolezza di aver potuto misurare se stessi nella sfida contro l’antico elemento ed esserne usciti vincitori.
 

Il Golfo è in sintesi tutto questo, nella sua mirabolante giostra di colori odori sapori e sensazioni, e vi aspetta per sognare, condividere, gustare, osservare e scoprire un mondo tutto nuovo che non vi aspettereste mai di trovare.

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