Matrimonio: le tradizioni

Sara Fornesi
Mi chiamo Sara, ho 32 anni e vivo in Lunigiana, terra incastonata tra tre regioni: Emilia Romagna, Liguria e Toscana. Creativa da sempre, sono laureata in Interior Design, la mia carriera lavorativa, però, mi ha portata verso la grafica editoriale e pubblicitaria.
10 Feb, 2023
Matrimonio: le tradizioni
Sogniamo il giorno del matrimonio fin da quando siamo bambine, forse è per questo che è oggetto di riti e tradizioni, anche bizzarri, in tante culture del mondo.
Le usanze legate a questo giorno assumono spesso i contorni di gesti scaramantici e sono per la maggior parte legati alla sposa, che sembra debba eseguire alcune accortezze per garantirsi un futuro felice insieme al suo novello marito.
Queste tradizioni non sono da intendere come norme da seguire, bensì come un’eredità del passato da trasmettere di generazione in generazione.
Partiamo dal simbolo del matrimonio per eccellenza, l’abito da sposa. La tradizione vuole che il futuro marito non debba vederlo prima delle nozze, sia per evitare la sfortuna che per non rovinare l’effetto sorpresa della mise nuziale. Passando al colore, quello favorito dalla sorte è anche il colore dell’abito da sposa per antonomasia, ovvero il bianco.
La scelta di un abito avorio, invece, preannuncia una vita turbolenta; il blu indica sincerità da parte della sposa; il rosa predice una perdita economica; il rosso è desiderio di morte; il giallo mancanza di stima da parte della sposa; il verde timidezza; il nero pentimento.
Un rito scaramantico legato all’abito è che la futura sposa non debba guardarsi allo specchio con l’abito il giorno del matrimonio, a meno che non si sia tolta prima una scarpa, un orecchino o un guanto.
Il velo, simbolo di purezza, anticamente doveva proteggere dagli spiriti maligni e dal malocchio. Oggi scegliere di avere il velo è più una questione di stile. Un’altra credenza sempre legata al velo da sposa, è quella che per avere un matrimonio duraturo e pieno di gioie, questo debba essere regalato da una sposa felice come simbolo di un matrimonio ben riuscito.
Le tradizioni legate al ritardo della sposa, agli oggetti da indossare, alle fedi e alle bomboniere
Il tradizionale ritardo della sposa potrebbe sembrare una forma di maleducazione, invece è una regola che si trova anche nel galateo: il ritardo della sposa, sempre che non superi i 15 minuti, permette agli invitati e allo sposo di prepararsi con più calma al grande evento.
Per tradizione, inoltre, la sposa il giorno del matrimonio, dovrebbe indossare 5 particolari oggetti simbolo di buon auspicio, ovvero una cosa nuova, simbolo della nuova vita che sta per iniziare, che solitamente è rappresentata dall’abito stesso; una cosa vecchia, simbolo del proprio passato, come un gioiello; una cosa prestata, simbolo dell’affetto delle persone care che rimangono vicine in questo passaggio dal vecchio al nuovo; una cosa regalata, simbolo dell’affetto delle persone care; una cosa blu, simbolo di sincerità e purezza da parte della sposa, ad esempio la giarrettiera con un nastrino blu.
Altre grandi protagoniste del rito del matrimonio sono le fedi. E come ogni protagonista, hanno dei riti e delle usanze a loro legati. Vanno indossate all’anulare sinistro, dove passa la stessa vena che porta dritto al cuore. La tradizione vuole che sia lo sposo a pagarle e a conservarle fino al momento dello scambio, ma spesso sono i testimoni a regalarle e saranno i paggetti a portarle sull’altare per la benedizione. Secondo un’antica superstizione, porta sfortuna acquistare nello stesso momento l’anello di fidanzamento e le fedi nuziali ed è di cattivo augurio indossare la fede prima del matrimonio.
Durante lo scambio delle fedi è importante non farle cadere a terre. Se malauguratamente dovesse succedere, la tradizione vuole che sia l’officiante a raccoglierle e non gli sposi.
Altro elemento che non può mancare ad un matrimonio sono bomboniere e confetti. Questi dovrebbero essere preferibilmente morbidi e alla mandorla. Nelle bomboniere ne vanno messi un numero dispari, indivisibile, come dovrebbe essere il matrimonio e precisamente 5, come le qualità che non dovrebbero mai mancare nella vita degli sposi, ovvero salute, ricchezza, felicità, lunga vita e fertilità. Per quanto riguarda la bomboniera, invece, l’usanza vuole che si doni un piccolo presente agli invitati al matrimonio, come un oggetto in argento, in porcellana o altro, e che sia uguale per tutti gli invitati.
Il tradizionale banchetto nuziale
Offrire cibo è sempre stato un gesto importante, per questo anche il banchetto nuziale ha un valore simbolico molto profondo e delle tradizioni che affondano le proprie radici in epoche antiche.
La tradizione del banchetto nasce, infatti, nelle civiltà primordiali che suggellavano le unioni tra uomo e donna accompagnandole con un momento conviviale che aveva lo scopo di rendere il legame fertile e duraturo.
In seguito, le grandi civiltà del Mediterraneo, fecero propria questa usanza e la adattarono alla propria cultura in cui era importante l’affermazione del proprio status sociale. I banchetti di nozze diventarono, così, veri e propri spettacoli in cui veniva esibita non solo la ricchezza, ma anche l’importanza della propria cerchia di amici, parenti e conoscenti.
Durante il Medioevo e il Rinascimento, lo sfarzo e la mondanità dei banchetti nuziali raggiunse il culmine, poiché i signori europei facevano a gara per stupire e deliziare i propri ospiti. Fu proprio in questo periodo che si consolidarono alcune tradizioni che si tramandano ancora ora: gli invitati devono essere sempre in numero pari, devono essere presenti mele e melograni come simbolo di bellezza e fecondità, è importante che vagano serviti cibi afrodisiaci per agevolare l’unione degli sposi e diventa immancabile la presenza della torta per augurare un futuro dolce agli sposi. Anche la sistemazione degli invitati è tutt’altro che casuale, tra galateo e costume, è importante che dal tavolo degli sposi si snodino i tavoli degli invitati partendo dal grado di anzianità e vicinanza: i genitori, i nonni, gli zii più anziani, via via fino agli amici e ai colleghi.
A prescindere dalle usanze, quello che al giorno d’oggi determina il vero successo di un ricevimento nuziale è la scelta del luogo adatto che esalti il romanticismo e la gioia del momento unito alla condivisione di buon cibo che sappia deliziare il palato e rallegrare i cuori.
Le tradizioni del matrimonio: dai fiori alla scelta del giorno giusto per sposarsi
Un altro elemento che non può mancare il giorno del matrimonio è il bouquet. Che si scelgano peonie, rose o fiori di campo, il bouquet è un elemento essenziale, protagonista di diverse usanze.
Innanzitutto, è importante che a consegnare il bouquet alla sposa sia la suocera; durante il ricevimento, invece, il bouquet si trasforma in un veicolo d’amore: un passaggio, tramite il famoso lancio, alla donna nubile che riuscirà ad afferrarlo e per questo destinata ad essere la prossima a sposarsi.
Per gli invitati celibi, il lancio del bouquet si trasforma nel lancio della giarrettiera da parte dello sposo, chi prende al volo la giarrettiera sarà il prossimo a sposarsi.
Sempre secondo la tradizione, è molto importante per la buona riuscita delle nozze, scegliere il giorno giusto per sposarsi: “Di Venere e di Marte non si sposa né si parte”. Il Martedì e il Venerdì dovrebbero essere evitati per celebrare le nozze, il primo perché è il giorno di Marte, dio della guerra, il secondo perché è il giorno in cui si narra furono creati gli spiriti maligni. La superstizione del Venerdì ormai è stata quasi del tutto superata e sono molte le coppie che scelgono questo giorno per celebrare le proprie nozze.
Altro detto legato al matrimonio è “Sposa bagnata sposa fortunata” poiché la pioggia in tantissime culture è sinonimo di buona sorte e prosperità, quindi andare verso l’altare sotto la pioggia potrebbe essere di buon auspicio!
Il letto degli sposi dovrebbe essere preparato la sera prima del matrimonio da due ragazze nubili in segno di purezza.
Ma qual è la tradizione legata alla luna di miele? Questo modo di dire deriva dall’usanza dei neo sposi dell’antica Roma, di mangiare del miele per tutta la durata di “una luna” dopo il matrimonio.
E il riso? Gettato sugli sposi proprio come una pioggia, rispecchia l’evoluzione di un’antica tradizione in cui si lanciavano semi come augurio di fertilità.
Anche il taglio del nastro è una tradizione antica, ma quando effettuarlo?
In passato l’usanza prevedeva non uno, bensì tre tagli del nastro al matrimonio: il primo taglio avveniva all’uscita di casa dei genitori della sposa e il nastro doveva essere sorretto da due donne nubili; il secondo taglio era previsto all’uscita della chiesa a cerimonia terminata, questa volta però a tenere il nastro dovevano essere due donne sposate, come a simboleggiare il nuovo status di donna; il terzo e ultimo taglio si faceva all’ingresso del ristorante e in questa specifica occasione il nastro poteva essere sorretto da chiunque visto che il grande passo era ormai stato fatto e il taglio nastro matrimonio in sala era visto più di buon auspicio per l’inizio di una nuova vita come marito e moglie.
Quindi, non c’è un momento giusto per il taglio del nastro, ogni coppia di sposi potrò decidere di farlo nel momento che preferisce.
Le tradizioni per lo sposo
Passiamo ora allo sposo, una volta uscito per recarsi in chiesa, non deve assolutamente tornare indietro, quindi nel caso abbia dimenticato qualcosa di importante a casa, meglio far intervenire qualche amico in suo soccorso che possa prontamente rimediare tornando a casa al suo posto.
Sempre lo sposo non deve dimenticare di prendere in braccio la sposa prima di varcare la soglia della nuova casa. Divenuta ormai una prassi romantica e divertente, in realtà, aveva il preciso scopo di evitare qualsiasi inciampo: considerato un cattivo presagio, indicava l’ostilità delle divinità protettrici della casa.
Come abbiamo visto, esistono tantissime tradizioni legate ad ogni momento del matrimonio, ed ogni coppia di futuri sposa potrà decidere quale seguire per accattivarsi la buona sorte durante il giorno più importante della loro vita.
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