Il futuro é oggi!
Così intitolerei questa fashion week, piena di sorprese inaspettate. Purtroppo, anche per queste runway, il tutto era digitale, e nessun brand ha scelto la modalità mista, anche se, devo dire che, in parte, grazie al Covid-19, abbiamo inconsciamente già fatto un salto nel futuro digitalizzando il tutto. Oggi parleremo appunto della fashion week autunno/inverno women, tenutasi dal 24 Febbraio al 1 Marzo. E’ stata insolitamente aperta questa settimana con un tributo a Beppe Modenese, venuto a mancare il 21 Novembre 2020. Lui è stato un manager italiano, e presidente onorario della Camera nazionale della Moda italiana. Quest’ultima è un’organizzazione internazionale, che promuove l’industria della moda italiana a livello mondiale, attraverso l’organizzazione di queste settimane.
Continuiamo con Missoni. Sottofondo di Gary Jules che canta Mad World. Scenari diversi: sala da bowling, spazi esterni di periferia, corridoi, e retrovie di club nelle grandi metropoli. Palese ritorno agli anni 90. Il tutto si concentra sullo streetwear, ma anche su abiti da sera. C’è come un messaggio di speranza al ritorno delle feste con gli amici, e di libertà.
Poi Ferretti con texture calde che fluiscono in un succedersi di curve. Cappotti che “si portano da soli”, orlati come vestaglie fluide o poncho. E’ presente un forte richiamo alla sensualità, ma non nello “scoprire”. I details fanno la differenza, come borse morbide o cappelli larghi. Outfit che si alternano, da abiti da sera, a pantaloni a vita alta, per arrivare ai completi denim.
Come colori, dominano il nero, il grigio e il beige.
Fendi, dedica la sua runway a Beppe Modenese. Perno centrale della collezione sono le pellicce nel beige Fendi. Questi outfit trasudano pura vanità e ostentazione borghese: molto curati ed eleganti, con le camicie che sono intese come un lusso da indossare.
Max Mara, festeggia i 70 anni dalla nascita del brand. Il direttore creativo riparte dai primi capi con cui esordisce il brand nel 1950, per renderli ribelli, con un pizzico di eleganza anglosassone. Stessa location di sportmax per la ss21, ma nonostante questo gli outfit delle modelle ci riportano un po’ ai personaggi della serie Netflix “The Crown”. Bomber oversize, giacche in alpaca, gonne sfrangiate, cappotti in caldo cammello, tailleur, maglie oversize e toppe in velluto.
Blumarine vuole trasmettere con questa collezione pura gioia ed entusiasmo, sensualità e leggerezza del glamour che ci rimanda agli anni 2000, quando Paris Hilton era un’icona di stile. Musica techno, passerella lunga buia con sfondi rosso fuoco.
E’ un palese omaggio all’heritage del brand, con un nuovo motivo: la farfalla.
Prada. Le modelle attraversano queste fantastiche sale colorate, le stesse della fall/winter men. Eleganza è da sempre il motto del brand. Un’eleganza non ostentata, priva di scritte e motivi sgargianti. Pellicce e stivali con plateau dominano la runway, affiancati da gonne sopra al ginocchio con spacco e favolosi bomber in tessuto lucido. Il direttore creativo voleva trasmettere tramite questa catwalk, l’eleganza e la raffinatezza della donna elitaria.
GCDS. Un videoclip urban. Si apre la scena iniziale in un market urbano, in cui un modello assaggia una “Giuliano’s candy”, e il video si trasforma in un sogno del ragazzo. Stivale bianco iconico con scritta GCDS impressa. Si aprono vari scenari: alcune sale buie, la superficie lunare. Prevalgono vestiti da sera e tailleur pantalone per poi diventare outfit sensuali, con il corpo scoperto, per raggiungere l’ideale di stravaganza elegante, una combinazione immancabile per Calza. Punta del diamante, l’iconica candy bag “GCDS edibles”. Inoltre il brand ha selezionato alcuni outfit per Orietta Villa, conduttrice di Sanremo 2021.
Etro. Sfilano, le modelle, sulle note di Arlissa, con abiti eleganti alternati a capi oversize, borse con lunghe frange alternate a details che ostentano il voler affermarsi del brand, il tutto con colori tipicamente autunnali, l’immancabile nero elegante e patterns stravaganti.
Tod’s. Come per la fw ss21 uomo, anche per la fw fall/winter women, Tod’s lancia un messaggio: “Io sono una, sono molte, in ogni momento”. Pezzi classici adornati da dettagli artigianali con accessori contemporanei. Borse esuberanti, e tipici stivali con plateau, fondamentali per un outfit invernale nel 2022.
Sportmax. Ci troviamo in un luogo insolito, cupo, con lampadari ottocenteschi a terra. Le modelle sfilano interamente in abiti neri, ma iniziano poi ad intravedersi anche altri colori tipici autunnali. Caratterizza gli outfit questo occhiale da sole quasi futuristico, e anche in questa catwalk ritroviamo gli stivali con plateau, ma anche accessori insoliti come collane stravaganti.
Armani. Stile classico, iconico elegante. I tessuti prevalenti sono quelli in seta e velluto. Armani ha una visione di questa settimana, più colorata ma comunque non azzardata. Favolosi i soprabiti lucidi, affiancati da scarpe basse, e borse a tracolla. Iconiche le cinture in tessuto.
Ferragamo. Le modelle attraversano sale con un’accentuata nota futuristica, così quasi come gli outfit delle stesse, creazioni fuse dall’idea di più stili: militare, business, sportivo e da sera. Pelli termo trattate, dominano la runway con parka, cappotti e mantelle. Borse piccole, accessori ridotti a minimo perché gli outfit in se trasmettono completezza.
Sunnei. Cappotti oversize, con presenza di molti accessori ben evidenti. Borse di grandi dimensioni e outfit total oversize, alternati ad abiti esclusivi con cappelli in lana.
Plein. Video streetwear sulle note di Snoop Dogg. L’intero video è stato fatto a computer, senza la presenza di modelli, ma gli outfit stessi prendevano vita, e sullo sfondo abbiamo patterns prepotenti su macchine e pavimenti. Accessori azzardati. Come scarpe, una rivisitazione delle nike jordan, ora in voga.
MSGM. Siamo in bellissime sale eleganti, quasi teatrali e le modelle le attraversano camminando all’indietro con vestiti da sera, in tessuto tecnico e lucido. Assenza di accessori. Fantastiche pellicce, bomber e coordinati. Tacco basso, con la punta pronunciata. Gli outfit, nella loro totalità hanno patterns molto distintivi.
Dolce e Gabbana. Tra gli accessori troviamo visiere per la protezione personale dal virus a noi noto, il Covid-19. In alternativa, la troviamo integrata all’occhiale da sole stesso. Colori, è l’aggettivo che potrebbe definire questa collezione, perché stravaganza, come aggettivo, per il brand stesso sarebbe scontato. Abbiamo una fusione tra gli anni 90 e il futurismo: bellissimi marsupi, alternati a iconiche borsette da sera.
“Oh, ma certo, ho capito: tu pensi che questo non abbia nulla a che vedere con te. Tu apri il tuo armadio e scegli, non lo so, quel maglioncino azzurro infeltrito per esempio, perché vuoi gridare al mondo che ti prendi troppo sul serio per curarti di cosa ti metti addosso, ma quello che non sai è che quel maglioncino, non è semplicemente azzurro, non è turchese, non è lapis, è effettivamente ceruleo, e sei anche allegramente inconsapevole del fatto che nel 2002 Oscar de la Renta ha realizzato una collezione di gonne cerulee e poi è stato Yves Saint Laurent se non sbaglio a proporre delle giacche militari color ceruleo. E poi il ceruleo è rapidamente comparso nelle collezioni di otto diversi stilisti. Dopodiché è arrivato a poco a poco nei grandi magazzini e alla fine si è infiltrato in qualche tragico angolo casual, dove tu evidentemente l’hai pescato nel cesto delle occasioni. Tuttavia quell’azzurro rappresenta milioni di dollari e innumerevoli posti di lavoro, e siamo al limite del comico quando penso che tu sia convinta di aver fatto una scelta fuori dalle proposte della moda quindi in effetti indossi un golfino che è stato selezionato per te dalle persone qui presenti…in mezzo a una pila di roba” dice Miranda nel “Diavolo veste Prada”.
Iconica frase, che senza bisogno di aggiungere altro, fa capire molto…
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