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Da Sant’Antonio a Campiglia

Il nostro percorso verso Portovenere ci ha condotti fino a Sant’Antonio, un importante crocevia situato nel cuore della Costa di Tramonti. È proprio da Sant’Antonio che comincia uno degli itinerari più suggestivi e panoramici del levante ligure: quello che conduce a Campiglia. Il cammino di cui vi parlo di seguito ci porterà alla scoperta di alcune località estremamente insolite e nascoste, ancora lontane dalle principali rotte turistiche. Attraverseremo paesaggi con vedute mozzafiato a strapiombo sul mare che vi faranno innamorare di questa porzione di costa ligure.

Partenza da Sant’Antonio

Come anticipavo prima, Sant’Antonio è un importante crocevia dove si congiungono diversi sentieri che attraversano il territorio ligure orientale. Tra questi troviamo l’Alta Via delle Cinque Terre, il sentiero 504 che conduce a Biassa, il collegamento per Schiara e alcuni percorsi che conducono a Campiglia. L’itinerario che vi mostro è uno dei miei preferiti perché conduce a due località davvero incredibili situate sulla Costa di Tramonti. Imboccheremo infatti il sentiero n. 534 che ci condurrà dapprima a Fossola, per poi portarci a Monesteroli e condurci infine a Campiglia.

Prima di metterci in marcia, suggerisco di riempire la borraccia dalla fontana situata nei pressi della cappella dedicata agli alpini e magari acquistare qualcosina da mangiare nel piccolo bar.

Per raggiungere il sentiero 534 dovrai dare le spalle al bar e alla cappella e spostarti di qualche metro in direzione Riomaggiore. Sul lato sinistro della strada c’è l’indicazione nei pressi di un piccolo sentiero in discesa.

Fossola di Tramonti

Dopo aver imboccato il percorso, si procede nel bosco ed il sentiero prenderà la forma di una scalinata non troppo ripida che si sviluppa in discesa. Usciti dal bosco si potrà nuovamente vedere il mare nei pressi della località Casotti. Si avanza dunque in discesa fino a raggiungere la suggestiva e pittoresca Fossola di Tramonti. Qui sorge una graziosa chiesetta dedicata agli Angeli Custodi con pareti bianche candide. Ripidi pendii scendono vertiginosamente verso il mare e lungo queste coste scoscese, si aggrappano gli edifici degli abitanti di questo minuscolo insediamento. Viti e terrazze coltivate caratterizzano il paesaggio che sembra uscire da una fiaba. Volendo si può proseguire in discesa fino a raggiungere il mare, ma noi dobbiamo continuare il nostro percorso prendendo il sentiero 535 sulla sinistra. Attraversiamo così Fossola di Tramonti, con le sue casette dalle pareti in pietra i cui tetti rossi spiccano tra il verde intenso della costa e il blu profondo del mare.

Monesteroli

Seguiamo quindi le indicazioni per Monesteroli e procediamo lungo il nostro cammino. Un breve saliscendi caratterizzato da vedute incredibili sul mare, ci porterà nuovamente nel bosco. A questo punto bisogna prestare attenzione perché Monesteroli è davvero vicinissima. Usciti dal bosco ci troveremo all’inizio di una scalinata che da un lato procede in salita e conduce a Campiglia, dall’altro scende verso il mare. In questo preciso punto suggerisco di scendere verso il mare e prendere la deviazione che conduce a Monesteroli. Una scritta sul muro infatti indica l’inizio della famigerata discesa costituita da più di 1200 gradini! Per raggiungere Campiglia, si dovrà ritornare a questo preciso punto (quindi stiamo allungando un pochino il tragitto), ma io suggerisco comunque di prendere questa deviazione perché Monesteroli è un luogo unico, tra i più incredibili del nostro territorio. Scendendo i gradini uno dopo l’altro, piano piano si paleserà un punto panoramico estremamente suggestivo che permette di osservare la lunghissima gradinata che conduce al minuscolo centro abitato. La gradinata di Monesteroli è davvero ripidissima ed in alcuni punti presenta una pendenza superiore a 50°, quindi non è adatta a chi soffre di vertigini.

Verso Campiglia

Dopo aver percorso la grande scalinata di Monesteroli in discesa, purtroppo, bisogna rifarla in salita per tornare al bivio per Campiglia. Prendetevi il tempo che vi serve e concedetevi qualche istante per riprendere fiato. Una volta raggiunto il bivio, si prosegue lungo il sentiero 535 -536. A parte il tratto iniziale in salita, il tragitto si sviluppa in falsopiano o in discesa fino a raggiungere la Fontana di Nozzano, risalente al periodo napoleonico e poi utilizzata in passato come lavatoio. Poco oltre la Fontana di Nozzano, vedremo un’altra deviazione, il sentiero 504, che volendo si può prendere per raggiungere un’altra minuscola località: Schiara. Anche in questo caso allungheremo il tragitto, ma andremo alla scoperta di un suggestivo borgo dove il tempo sembra essersi fermato.

Campiglia

Sia che abbiate scelto di scendere verso Schiara che di proseguire dritti, la destinazione finale è Campiglia. Campiglia è un piccolo paesino dove si trovano alcuni affittacamere, bar e ristoranti ed è raggiungibile anche in auto da La Spezia. Situata sulle alture, è un vero e proprio balcone sul mare da cui è possibile ammirare l’orizzonte. Campiglia è una meta molto amata da chi fa trekking perché viene utilizzata come base di partenza per esplorare la stupefacente Costa di Tramonti.

Informazioni utili

Sentieri percorsi: 534  –  535  –  536
Durata del tragitto: 2 ore e 30 circa (escluse le soste e l’eventuale deviazione a Schiara).
È indispensabile indossare calzature adatte perché il percorso in alcuni punti è estremamente ripido.
Controllare sempre lo stato sul sito ufficiale del Parco Nazionale delle Cinque Terre.

di Elisabetta Frega
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